Da sinistra: Fabio Del Bravo (Ismea), Massimiliano Giansanti (Coordinatore Agrinsieme e Presidente Confagricoltura), Giorgio dell’Orefice (Il Sole 24Ore), Gianmarco Centinaio (Sottosegretario Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali), Ivano Vacondio (Presidente Federalimentare) e Cosimo De Sortis (Past President Italmopa)
Nuovamente in presenza. Così il 6 luglio si è tenuta l’Assemblea Generale Annuale Italmopa, all’interno dell’area conferenze dell’Hotel Eden a Roma. Un appuntamento fortemente voluto, perché considerato – a detta del Past President Cosimo De Sortis – un segnale importante e di fiducia per il settore molitorio, nel momento in cui l’Italia e tutto il mondo stanno progressivamente uscendo dalla fase più drammatica della pandemia. Parimenti, l’Assemblea Generale – alla quale è seguita una tavola rotonda molto interessante – è stata l’ultima della presidenza De Sortis, il cui mandato si è chiuso dopo quattro anni. Al suo posto, per il biennio 2021/2022, Silvio Grassi, a.d. dell’omonimo molino di Parma. Un quadriennio particolarmente coinvolgente, denso di difficoltà, ma anche, e soprattutto, di soddisfazione e arricchimento.
L’ASSEMBLEA GENERALE ANNUALE, CONCLUSASI CON UN’INTERESSANTE TAVOLA ROTONDA, HA ILLUSTRATO GLI OBIETTIVI RAGGIUNTI E DEFINITO I NUOVI
Le parole del Presidente uscente, all’interno della sua Relazione, hanno destato nei presenti il ricordo dei valori su cui si fonda Italmopa: il riferimento all’associazionismo riporta infatti a quell’idea mazziniana dell’io che deve farsi noi, di un sistema innovativo non di meri diritti ma di concreti doveri. E del resto, questo è quanto avviene ogni giorno in Italmopa – la seconda casa dei mugnai italiani – dove i rapporti tra i rappresentati delle Aziende associate sono fondati su rispetto, correttezza e, talvolta, amicizia.
Al di là dei doverosi ringraziamenti e saluti, la Relazione si è incentrata sull’analisi, nella sua interezza, di quanto accaduto nel 2020. Se durante la pandemia, nonostante le problematiche da essa provocate anche nel settore molitorio, è stato garantito, attraverso uno sforzo con pochi precedenti, l’indispensabile presenza sugli scaffali e sulle tavole degli italiani di prodotti di alto valore simbolico quali il pane e la pasta, al tempo stesso il comparto ha subìto l’ennesima distorsione mediatica da parte di alcuni organi di stampa, su presunti e ingiustificati incrementi dei prezzi al dettaglio.
[members_logged_in]Contenuto visibile solo agli utenti abbonati
Leggi la rivista completa[/members_logged_in][members_not_logged_in]Abbonati per visionare la rivista[/members_not_logged_in]
© Riproduzione riservata
© Copyright 2022 AVENUE MEDIA S.R.L. Tutti i diritti sono riservati. Privacy Policy Editoria