Siamo alla fine dell’ultima glaciazione, nella geosfera: 15.000 anni fa, il clima comincia a cambiare. Lo scioglimento dei ghiacciai crea abbondanza di acqua e sulla Terra inizia la vita.
“GLI ANIMALI MANGIANO QUANDO HANNO FAME, (…) L’UOMO, AFFAMATO ANCHE DALLA FAME FUTURA, SI INGEGNA”. THOMAS HOBBES
“E Dio disse: ‘La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto, che facciano sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la sua specie.’ E così avvenne. La terra produsse germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la propria specie e alberi che fanno ciascuno frutto con il seme, secondo la propria specie.” (Genesi 1, 11-12) Eccoci giunti nel tempo della biosfera, in cui molti popoli iniziano a contendersi le origini del frumento. Nel 63 a.c. Strabone, storico e filosofo, citando Aristobolo, identifica le rive dell’Indo come patria del seme, Linneo la riconduce alla regione caucasica, Durbeau de Lamalle indica l’Egitto, mentre l’Etiopia viene nominata da Thiebaud de Bernard. Il botanico italiano Antonio Bertoloni si sbilancia a favore dell’origine siciliana, confortato da citazioni nell’Odissea, mentre lo studioso russo Vavilov sposta le origini del frumento nel Medio Oriente (Turchia e Afghanistan). Tutte le zone sopra elencate potrebbero essere state all’origine del cereale, ma per certo il Medio Oriente, la Mezzaluna Fertile, la Mesopotamia, culla delle antiche civiltà di Sumeri, Babilonesi, Ittiti, Assiri ed Egizi, sarà il teatro del cambiamento radicale della storia dell’uomo.
continua…
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