Secondo le previsioni dell’Usda, nonostante la produzione record, il rapporto tra scorte di grano e utilizzo globale diminuirà nel 2020/2021 a causa di un maggiore utilizzo da parte della Cina. Infatti, circa la metà delle scorte mondiali di grano è detenuta dal colosso asiatico, dove il governo ha incoraggiato un aumento della produzione garantendo prezzi di acquisto minimo molto elevati. Negli ultimi anni la Cina ha inoltre acquistato grandi volumi di grano, portando le riserve temporanee a livelli superiori dell’offerta di un anno. Tuttavia, il forte aumento dei prezzi del mais durante lo scorso anno ha indotto la vendita di notevoli quantità di scorte di grano vecchio raccolto alle aste governative, che dovrebbero essere utilizzate per la produzione di mangimi. Si prevede quindi che le scorte cinesi diminuiranno per la prima volta in otto anni, poiché il consumo interno aumenta di oltre il 15%.
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