Nel tentativo di preservare le sue risorse idriche, minacciate dalla costruzione della Grande Diga del Rinascimento a opera dell’Etiopia, l’Egitto ha approvato una nuova legge per eludere la coltivazione illegale di riso, questo secondo un rapporto del Global Agricultural Information Network (Gain) del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (Usda).
La nuova legge sulle risorse idriche e l’irrigazione stabilisce che se un agricoltore viene scoperto a piantare riso al di fuori dell’area di coltivazione assegnatagli dal governo, potrebbe incorrere in una forte multa o ricevere una pena detentiva fino a sei mesi. In Egitto il riso è un raccolto estivo, coltivato da aprile a ottobre, limitato alle zone nord, est e ovest del delta del Nilo in nove governatorati stabiliti dal Ministero delle risorse idriche e dell’irrigazione. Quest’anno il governo egiziano ha decretato che solo 300 mila ettari potranno essere coltivati a riso, pari a una riduzione di oltre un terzo della superficie legalmente arabile l’anno scorso.
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