Durante l’emergenza causata dalla pandemia la logistica ha risposto efficientemente concentrando gli sforzi sull’obiettivo-chiave di garantire il trasporto e la consegna dei beni di prima necessità. Al tempo stesso, tale situazione ha messo in evidenza la vulnerabilità del sistema agroalimentare a livello mondiale.
COME RIFORMULARE LE DINAMICHE DI UN SETTORE NEVRALGICO PER IL COMMERCIO GLOBALE
Il commercio internazionale di prodotti agricoli e alimentari svolge un ruolo essenziale nel garantire la sicurezza alimentare e, di fatto, il Covid-19 ha aumentato l’insicurezza alimentare in quasi tutti i Paesi del mondo interrompendo le catene di approvvigionamento e creando effetti devastanti sulla fame e la povertà globale. Sicurezza alimentare significa anche poter contare su una catena di approvvigionamento costantemente in grado di fornire quantità adeguate di cibo e prevenire eventuali fratture, con la forza e la flessibilità adeguata per rispondere efficacemente a eventi estremi. Una catena di approvvigionamento resiliente, robusta, capace di riprendersi velocemente da situazioni critiche e che, quando necessario, può riorientarsi verso soluzioni alternative.
Va sottolineato che un crescente commercio globale di prodotti agricoli aumenta la resilienza agli shock di fornitura che possono colpire determinate aree geografiche e permette una catena di approvvigionamento alimentare mondiale più efficiente.
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