A giugno l’Istat ha diffuso una nota sulle prospettive economiche 2021-2022 del Paese, elaborata grazie al sofisticato modello econometrico neokeynesiano dell’Istituto, dotato di 66 equazioni stocastiche e 91 identità contabili con frequenza annuale.Ne è uscita una rappresentazione del sistema economico italiano mediante equazioni di comportamento per i principali operatori del sistema economico (Famiglie, Imprese, Amministrazioni Pubbliche e Resto del mondo). A seguire qualche dato essenziale.
DATI ESSENZIALI CONFORTANTI E MIGLIORANO LE ATTESE SULLA RIPRESA
Il Pil mondiale, arretrato del -3,4% nel 2020, è stimato in crescita del +5,6% nel 2021 e del +4,3% nel 2022. I Paesi emergenti, che nel 2020 sono calati in minor misura (-2,5%), dovrebbero assistere a un rimbalzo del Pil più accentuato, con un +6,2% nel 2021 e un +4,4% nel 2022. L’ambito dei Paesi avanzati dovrebbe registrare, dopo il calo del Pil 2020 a -4,5%, rimbalzi del +5,0% nel 2021 e del +3,9% nel 2022. Al suo interno, spiccano le performance di Usa e Cina: gli Usa, dopo la flessione del -3,5% del Pil 2020, dovrebbero segnare, secondo le ultime proiezioni, una risalita del +7,0% nel 2021 e del +3,8% nel 2022; la Cina, invece, dopo il +2,3% del 2020, dovrebbe riaccelerare con un tasso del Pil del +7,9% nel 2021 e del +5,4% nel 2022. Il commercio mondiale, infine, dopo essere sceso in volume del -9,0% nel 2020, è previsto in risalita del +8,7% nel 2021 e del +6,1% nel 2022.
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