Iniziano a farsi sentire le conseguenze del blocco di 94 navi che trasportano generi alimentari ferme nel Mar Nero, soprattutto nei Paesi africani che dipendono per oltre il 50% dalle importazioni da Russia e Ucraina. L’Egitto, in particolare, sta correndo ai ripari per sopperire alla mancanza di cereali. Mostafa Madbouly, primo ministro del Paese, ha infatti dichiarato che farà affidamento sulle relazioni strategiche con la Francia per assicurarsi le forniture cerealicole necessarie, nel caso il conflitto russo-ucraino dovesse prolungarsi. Come confermato anche dalla presidente della Commissione europea Ursula Von De Leyen, le ricadute economiche della guerra avranno gravi ripercussioni su molti Paese del Medio Oriente, dell’Africa e dell’Estremo Oriente.
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