L’Istat ha di recente diffuso i dati relativi alla dinamica del fatturato industriale di luglio. Ebbene, il fatturato dell’industria alimentare ha registrato, nel confronto 2022-2021, una spinta tendenziale senza precedenti, pari al +17,1%, mostrando altresì un’ulteriore accelerazione rispetto alle dinamiche dei mesi precedenti e un passo superiore a quello segnato, in parallelo, dal totale industria (+16,3%). Con una sostanziale conferma a fine anno di tale dinamica (o anche nel caso di un suo possibile, leggero rallentamento a breve), la proiezione del fatturato dell’industria alimentare 2022 è attorno ai 178-180 miliardi di euro, esito di un’accelerazione del +15-16% rispetto ai 155 miliardi di euro registrati a consuntivo 2021. Il fenomeno è senza precedenti e, seppur in presenza di importanti spinte parallele in valuta di export e consumi interni legate anch’esse al diffuso surriscaldamento dei prezzi, destinato a creare sussulti nella regolare progressione dell’incidenza di queste grandezze sul fatturato dell’alimentare.
È del tutto evidente che questa macro-crescita è innescata dalle forti pressioni dei prezzi alla produzione dell’industria alimentare. L’impatto degli aumenti di energia e materie prime ha fatto si che, nel mese di agosto, il settore abbia registrato un ulteriore ritocco della media dei prezzi
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