Impianto di essiccazione digestato agroalimentare realizzato in Lombardia
Uno degli effetti del conflitto russoucraino è la complessa reperibilità di fertilizzanti. L’Ucraina, infatti, è tra i maggiori esportatori di concimi al mondo e, a causa della guerra, i prezzi dei composti di azoto, nitrato e potassio sono più che raddoppiati. Le previsioni indicano un’incidenza del 40% sul nostro fabbisogno. Per cercare di arginare questa situazione, il Governo italiano ha emanato il D.L. n.21 del 21 marzo 2022, recante misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina, dove viene riportato che il digestato prodotto da impianti di biogas e biometano può essere utilizzato per sostituire i fertilizzanti di origine chimica, al fine di aumentare la sostanza organica nei suoli e limitare i costi di produzione delle aziende agricole. Gli impianti di biogas e biometano già installati in Italia possono produrre, secondo le stime più recenti, una quantità di digestato utile a concimare 500 mila ettari di campi coltivati. Il prodotto è equiparato ai fertilizzanti di origine chimica quando è ottenuto dalla digestione aerobica di sostanze e materiali da soli o in miscela fra loro. Impiegato secondo modalità a bassa emissività e alta efficienza di riciclo dei nutrienti, il digestato presenta requisiti e caratteristiche stabilite per i prodotti agricoli ad azione sui suoli di origine chimica. Un successivo D.M., atteso entro il 21 aprile, definirà le caratteristiche e le modalità di impiego del digestato equiparato. I numerosi impianti realizzati in Italia a seguito degli incentivi statali per la produzione di energie rinnovabili, hanno risposto positivamente alle aspettative in termini di produzione elettrica, ma in un numero molto limitato hanno realmente raggiunto un efficiente utilizzo dell’energia termica disponibile, che quasi sempre non vie ne sfruttata. Per questo motivo risulta di grande interesse il recupero delle notevoli quantità di energia termica resa disponibile dal cogeneratore per sviluppare, ad esempio, l’essiccazione del digestato. Questo permetterebbe di usare totalmente l’energia resa disponibile durante l’arco dell’anno, grazie alla possibilità di dosare la quantità di materiale da essiccare in funzione dell’energia termica disponibile. Il digestato essiccato è molto interessante perché può essere impiegato direttamente in azienda o ceduto a terzi per la fertilizzazione di diverse colture o altri usi. La maggiore sicurezza igienico-sanitaria assicurata dal trattamento termico è un aspetto di particolare rilievo in quanto ne consente l’utilizzo anche nel settore dei mangimi. Scolari è l’azienda che ha progettato e realizzato il maggior numero di impianti per l’essiccazione di digestato (frazione separata solida e liquida), recuperando la termica necessaria dall’acqua calda di raffreddamento e/o dai fumi caldi provenienti dal gruppo di cogenerazione. Gli impianti realizzati recuperano, nella quasi totalità dei casi, la termica necessaria al processo, da acqua calda proveniente dal gruppo di cogenerazione (temperatura aria di processo 80 °C) e/o da acqua calda e fumi di scarico (temperatura aria di processo 125-130 °C). Qualora non fosse possibile recuperare la termica, un gruppo generatore di calore da alimentare con gas naturale o biogas assicura un’aria di processo a 125-130 °C. Tutti gli impianti progettati da Scolari sono realizzati con materiali certificati Aisi 304 a funzionamento totalmente automatico, autonomia di lavoro h24 e assistenza standard di manodopera generica. Per l’aria di processo satura di umidità è previsto, prima della sua emissione in atmosfera, un trattamento a umido con scrubber orizzontali o con doppie torri e/o biofiltro, a seconda delle autorizzazioni rilasciate dal cliente. Il sistema di abbattimento consente il rispetto dei limiti regionali sulle emissioni e, se richiesto, il recupero dell’azoto presente nell’aria satura sotto forma di solfato ammonico liquido, con un contenuto di azoto di circa il 6%. Il digestato può essere essiccato all’umidità desiderata ed è possibile stabilire anche la sua cubettatura o granulazione finale in funzione della destinazione d’uso. Gli impianti Scolari rispettano le caratteristiche tecnico-scientifiche previste dal quadro del piano europeo “Industria 4.0” ed economia circolare. Questo permette di usufruire degli incentivi statali per tali tipologie di impianti e ridurre in maniera significativa i tempi di ammortamento.
Per informazioni: Scolari srl Via Romiglia, 2 25050 Paderno Franciacorta (Bs) Tel. + 39 030 6848012 www.scolarisrl.com
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