A luglio le vendite dei beni “alimentari” sul mercato interno si sono confermate tra le più sofferenti: infatti, hanno registrato un tendenziale in valore del +6,1%, cui si è affiancata una diminuzione in volume del -3,6%. A fianco, quelle “non alimentari” hanno invece mostrano tendenziali in crescita sia in valore (+2,7%) sia in volume (+1,0%). Il surriscaldamento inflazionistico del perimetro alimentare, espresso da una forbice valore/volume di 9,7 punti, è molto vistoso, ben superiore a quello “non alimentare”, pari ad appena 1,7 punti. Inoltre, la corsa dell’inflazione alimentare accelera ed è premonitrice di una variazione a due cifre sui prezzi di agosto (+10,2%).
ANCORA IN PIENA SOFFERENZA LE VENDITE DI BENI ALIMENTARI
Alla luce di queste tensioni, non deve meravigliare, ad esempio, che a luglio i “discount alimentari” abbiano raggiunto un tendenziale pari al +12,3%.
Occorre poi sottolineare che la forte accelerazione dei prezzi alla produzione dell’industria alimentare non si è ancora scaricata compiutamente sui prezzi al consumo. L’ultimo tendenziale di luglio del settore (+14,6%) è infatti più marcato del +9,5% e del +10,5% registrati rispettivamente a giugno e luglio dai prezzi al consumo dell’alimentare “lavorato”. Sono aumenti che sorpassano lo stesso trend dell’inflazione di agosto, che ha raggiunto il +8,4% dopo il +7,9% di luglio. Il fenomeno è assai preoccupante perché colpisce il 20% del paniere della spesa degli italiani: è questa la quota coperta dall’alimentare sugli acquisti delle famiglie. Ed è una quota – va ricordato – che si è abbassata nel tempo grazie anche al fatto che, negli ultimi 30 anni, i prezzi alimentari sono stati calmieratori, cioè sono cresciuti sempre meno dell’inflazione. Insomma, cibo ed energia sono i pedali prioritari e imprescindibili su cui si incardina e procede ogni prospettiva di sviluppo: se finiscono fuori controllo i sistemi socio-economici vanno in tilt. Occorre perciò governarne le attuali anomalie onde evitare di innescare nel Paese una recessione pesante, duratura e dagli esiti sociali e produttivi imprevedibili.
continua…
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