Se fino a ora la crisi ucraina non destava particolari preoccupazioni in termini di approvvigionamento di grano tenero, la recente decisione dell’Ungheria di introdurre un sistema di limitazioni all’export di cereali, anche verso i Paesi Ue, per assicurare la copertura del proprio fabbisogno interno e limitare gli effetti dei rincari, sta creando diversi problemi alla nostra industria di settore. La decisione, definita “sciagurata” da Italmopa, se non immediatamente ritirata avrà ripercussioni devastanti sull’industria molitoria italiana, che non sarà più in grado di garantire la produzione di farine di frumento tenero nei volumi richiesti dal mercato. L’Italia, infatti, importa dall’Ungheria quasi il 30% del proprio fabbisogno di grano tenero. Anche la Bulgaria ha stabilito di aumentare precauzionalmente gli stock pubblici di cereali per un ammontare di 1,5 milioni di tonnellate, con il risultato pressoché scontato di ridurre i volumi delle vendite all’estero.
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