Considerando che la resa delle colture erbacee dipende da molteplici fattori, difficili da determinare ma spesso interconnessi tra loro, gestire in modo variabile la somministrazione degli input di produzione è fondamentale per praticare un’agricoltura redditizia e sostenibile. In quest’ottica, una delle tecniche di “precision farming” più efficaci per incrementare la resa, ottimizzando la distribuzione della semente, è la semina a rateo variabile (VRS – Variable Rate Seeding), in quanto offre l’opportunità di ottimizzare spazialmente la dose di semi a beneficio del processo produttivo, per garantire una migliore gestione e salute delle colture e un incremento della redditività.
UNO STRUMENTO UTILE AGLI AGRICOLTORI PER AUMENTARE LA RESA DELLE COLTURE ERBACEE
Questa operazione si effettua creando una mappa di prescrizione che può essere importata in una seminatrice con tecnologia a rateo variabile. Applicare una densità di semi troppo elevata può infatti portare a fusti eccessivamente sviluppati e foglie troppo espanse, all’aumento dell’allettamento e alla maggiore pressione di eventuali malattie. Al contrario, tassi di semina troppo bassi possono provocare minori rendimenti e una maggiore suscettibilità allo sviluppo delle erbe infestanti. Il concetto alla base è molto semplice: stabilire un rateo di semina ottimale aumentando la densità nelle zone del campo che possono produrre maggiormente perché più vocate e riducendola nelle altre aree.
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Agronomo e Project Manager di Agricolus
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