Alla 44esima edizione di Sigep, il Salone Internazionale della Gelateria, Pasticceria, Panificazione Artigianali e Caffè che si è svolto dal 21 al 25 Gennaio a Rimini, erano presenti anche alcuni tra i principali molini italiani.
È stata l’occasione giusta per fare un punto della situazione riguardo alle ultime novità del mercato e alle recenti attività e novità presentate dai molini proprio in fiera.
Ecco l’intervista a Vito Maurogiovanni, direttore commerciale di Molino Casillo.
Una bellissima fiera. Quest’anno finalmente abbiamo l’opportunità di rincontrarci tutti quanti senza grosse limitazioni. Stiamo avendo un discreto successo dal punto di vista dell’accoglienza e della disponibilità dei clienti e discretamente dal punto di vista dei clienti esteri. Effettivamente c’è un calo rispetto al Sigep precedente al Covid.
Penso che sia soltanto un’aspettativa diversa, un po’ di paura ma niente di rilevante.
Sicuramente il Nord Europa e l’America. Sono le due aree più vicine a noi, paradossalmente, rispetto alle quali non abbiamo avuto quelle conferme che pensavamo di avere.
No. Non credo che sia questo il motivo. Ritengo che le dinamiche dei mercati siano una delle variabili che in qualche modo riusciamo a governare, in un modo o nell’altro. Credo che sia, invece, più un discorso di non priorità. Nel senso che essendo molto forti i rapporti e stabili i rapporti fra i continenti, allora si preferisce magari andare su aree nuove da esplorare.
Esatto.
Fortunatamente la nostra svolta è stata la sostenibilità e l’innovazione di prodotto.
Questa ‘rivoluzione’ è avvenuta nel corso dell’ultimo triennio, in particolare nell’ultimo biennio. Per cui, avendo consolidato questo posizionamento e questa nuova linea strategica, noi non abbiamo avuto nessun tipo di problema ma anzi tantissimi riscontri positivi.
La sostenibilità e l’innovazione ti consentono di avere un posizionamento diverso per cui se il posizionamento cambia, la situazione dei prezzi non incide. Si diventa inelastici
Sembrerà strano ma noi quest’anno non presentiamo novità. Abbiamo fatto così tanto nel corso dell’ultimo anno che stiamo semplicemente continuando ad accogliere nuovi clienti. Ed è una cosa bellissima perché questo è un anno in cui sono i clienti che vengono a cercarci. In venticinque anni di carriera non mi era mai successo.
Si. Noi abbiamo intitolato il nostro stand ‘Origine’ perché vogliamo tornare all’origine. Noi abbiamo una linea di prodotti dove non c’è presenza di chimica né di sostanze diverse dalla farina. Questo è il nostro motto. Noi puntiamo sull’educazione del consumatore al rispetto del proprio corpo e di quello che mangia tutti i giorni.
Allora se la nuova capacità produttiva sarà orientata esclusivamente a materie prime o prodotti di altissima qualità, non ci saranno sovrapposizioni ed eccessi di offerta. Bisogna stare molto attenti perché la domanda ha le idee molto chiare, il nostro cliente ha le idee molto chiare. A volte l’offerta un po’ meno.
Noi stiamo lavorando nella massimizzazione dell’utilizzo delle semine attuali. Il chicco del grano ci dà tanto. Sta a noi ricavare quel che c’è di buono nel chicco di grano.
Non si butta più niente. Quello che c’è, è sufficiente. Noi stiamo lavorando su dei prodotti proteici, low carb e ci saranno delle bellissime novità nel corso del 2023.
Si, sempre grano tenero e duro.
Noi attraverso il processo di trasformazione e di selezione del chicco di grano, lavoriamo sul germe di grano, ed estraiamo olio di germe di grano che è un concentrato di sostanze nutrizionali.
Le do solo un messaggio: una pizza che contiene duecento grammi di pasta, ha 60 grammi di proteine.
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