Il Ministero della Salute, in collaborazione con le Regioni e le Province autonome, e con altri Enti ed istituti a livello nazionale e territoriale, ha redatto la relazione sull’attività svolta nel 2020 in applicazione del Piano nazionale di controllo ufficiale negli alimenti, dei contaminanti agricoli e delle tossine vegetali. Il Piano si prefigge di armonizzare, a livello nazionale, le attività di campionamento e analisi con l’obiettivo di verificare la conformità alla normativa sui contaminanti (di cui ai relativi regolamenti comunitari, tra cui il Reg. Ce 1881/2006) e di disporre di dati utili per la valutazione dell’esposizione a tali contaminanti e alle tossine vegetali, alcuni dei quali classificati dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) come cancerogeni e possibili cancerogeni per l’uomo, nonché di adottare, se del caso, provvedimenti volti a ridurre l’esposizione. Pur trattandosi di un documento tecnico, il fatto che sia stato redatto dal Ministero competente può rappresentare un utile riferimento per le aziende associate per meglio comprendere le modalità seguite dall’Amministrazione centrale e dalle autorità competenti, a livello regionale e locale, nell’attività di controllo ufficiale dei prodotti alimentari, relativamente ai contaminanti agricoli e alle tossine vegetali. Il Piano, negli 8 capitoli e 2 Allegati in cui è articolato, definisce i prodotti alimentari oggetto di campionamento e i contaminanti agricoli e le tossine vegetali da determinare; inoltre, individua le fasi di produzione presso cui condurre il campionamento, nonché le modalità di esecuzione dei campionamenti, di preparazione dei campioni oggetto di analisi, di rendicontazione dei dati e le informazioni da inserire nei verbali. A livello nazionale, il Piano prevede un totale di 1.611 campioni di alimenti. I dati di campionamento e di analisi sono stati inseriti nel sistema dai laboratori ufficiali, verificati dal Ministero, validati dalle Autorità competenti delle Regioni/Province autonome ed elaborati dallo stesso Ministero della Salute Ufficio 6 – DGSAN. In totale sono presenti nel sistema NSIS Alimenti 2.566 campioni, di cui circa lo 0,55% (14 campioni) è risultato non conforme ai limiti massimi definiti dalla regolamentazione comunitaria. Il capitolo 5 contiene l’elaborazione dei dati presenti nel sistema per alimenti biologici. Nel sistema risultano presenti i dati relativi a 149 alimenti biologici oggetto di campionamento da parte di 12 tra Regioni e province autonome. Gran parte dei campioni è risultata “non quantizzata” (su di un campione potrebbe essere stata ricercata più di una micotossina). Il capitolo 7 concerne i dati, inseriti nel sistema, derivanti dai campionamenti condotti dagli ex USMAF-SASN relativi a 616 campioni. Per quanto riguarda i prodotti alimentari di importazione, i campioni di grano duro e di grano tenero analizzati, di diverse provenienze – se pur in numero molto limitato – sono risultati conformi ai limiti previsti dal Reg. (Ce) 1881/2006 e s.m.i. Le analisi dei campioni hanno riguardato le concentrazioni di aflatossine, deossinivalenolo, OTA e zearalenone. Nel capitolo 8 sono riportate le conclusioni della relazione. Anche per il 2020 si è evidenziato uno scostamento rispetto alla programmazione nazionale, dovuto al maggior numero di campionamenti effettuati rivolti ad alimenti non oggetto del piano nazionale. Nello stesso capitolo, nella tabella 10, sono riportati, e messi a confronto, i dati relativi ai campioni programmati nell’ultimo quinquennio e, quindi, evidenziati i campioni rinvenuti non conformi, che risultano di numerosità molto ridotta. Anche stavolta viene poi evidenziata la difficoltà nell’implementazione dell’articolo 2 del Reg. (Ce) n. 1881/2006 relativo ad alcuni contaminanti nei prodotti alimentari che, al primo comma, recita: “Prodotti alimentari essiccati, diluiti, trasformati e composti”. Nell’applicare i tenori massimi di cui all’allegato ai prodotti alimentari essiccati, diluiti, trasformati o composti da più di un ingrediente, si tiene conto di quanto segue: a) modifiche della concentrazione del contaminante causate dai processi di essiccazione o di diluizione; b) modifiche della concentrazione del contaminante causate dalla trasformazione; c) le proporzioni relative degli ingredienti nel prodotto; d) il limite analitico di quantificazione. Si mette poi l’accento sulla necessità di migliorare l’accuratezza dei dati (di campionamento e di analisi) inseriti nel sistema in quanto le verifiche condotte hanno richiesto continui contatti con i laboratori al fine di apportare correzioni. Sulla base dei dati riscontrati si rileva infine una sostanziale conformità degli alimenti ai limiti legali. Tuttavia, si raccomanda espressamente alle Autorità competenti di affiancare alle attività di campionamento e di analisi “…altre tipologie di controllo, presso gli operatori del settore alimentare, al fine della prevenzione e della riduzione dei rischi legati alla presenza di contaminanti negli alimenti”.
[members_logged_in]Contenuto visibile solo agli utenti abbonati
Leggi la rivista completa[/members_logged_in][members_not_logged_in]Abbonati per visionare la rivista[/members_not_logged_in]
© Riproduzione riservata
Italmopa
© Copyright 2022 AVENUE MEDIA S.R.L. Tutti i diritti sono riservati. Privacy Policy Editoria