Con l’arrivo dell’estate sono iniziate in Italia le operazioni di trebbiatura del nuovo raccolto di grano. La produzione 2021 è stimata in calo del 10% nonostante l’aumento delle superfici coltivate, a causa di un clima insolito caratterizzato da una primavera fredda e da un inverno mite. Tali condizioni hanno provocato una riduzione delle rese, con un raccolto che dovrebbe attestarsi intorno ai 6,5 miliardi di chili a livello nazionale, su una superficie totale di 1,769 milioni di ettari coltivati a grano duro e tenero. Le stime mensili dell’International Grains Council (Igc) relative all’Italia prevedono una produzione 2021 di 4,2 milioni di tonnellate, circa 200 mila tonnellate in meno rispetto alla precedente. Una minore produzione che si inserisce in un contesto di aumento della domanda di grano tricolore, spinto dal record storico delle esportazioni di pasta, che nel 2020 hanno fatto registrare un balzo del 15% a volume, per un valore di 3,1 miliardi di euro.
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