«L’approvazione di un emendamento al Bilancio di Previsione dello Stato 2021, riguardante il monitoraggio della produzione cerealicola nazionale e dell’acquisto di cereali e sfarinati a base di cereali importati da Paesi dell’Unione europea e da Paesi terzi, ha costituito un pesante e ingiustificato aggravio amministrativo ed economico per le aziende operanti nel comparto molitorio nazionale». È chiara la posizione di Italmopa in merito alla direttiva che introduce un registro telematico per monitorare le operazioni di carico e scarico per la commercializzazione o la trasformazione di cereali e sfarinati a base di cereali. «Una norma incomprensibile, assunta nella totale assenza di confronto con le categorie coinvolte e che si pone in palese contrasto con la riconosciuta necessità di maggiore semplificazione – evidenzia il presidente di Italmopa, Cosimo De Sortis – Inoltre è un’azione che alimenta pericolosamente nel consumatore la percezione di una carenza di trasparenza nei vari passaggi della filiera, in verità già pienamente garantita dalla normativa nazionale e comunitaria sull’etichettatura». La registrazione delle operazioni di carico e scarico per la vendita o la trasformazione di cereali e sfarinati a base di cereali, sia di provenienza nazionale che europea, va effettuata in un apposito registro telematico istituito sul Sian, il portale del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, entro sette giorni lavorativi. Per chi non lo istituisse, sono previste sanzioni da 5.000 fino a 20.000 euro, con un ulteriore aggravio per chi non rispetti le modalità di tenuta telematica del registro da 1.000 a 5.000 euro e una sanzione accessoria della chiusura dello stabilimento da 7 a 30 giorni.
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