In alcuni supermercati già si vedono dei cartelli che segnalano ai clienti la possibilità di trovare pasta, pane e prodotti da forno lavorati con farine contaminate da semi di senape. La questione è piuttosto seria perché la senape è un allergene e, come tale, quando è presente, anche in modo accidentale, in un prodotto deve essere indicato sull’etichetta con caratteri tipografici ben evidenti. L’altro elemento da considerare è che la farina di grano trova impiego in un’ampia gamma di prodotti, per cui è molto probabile che in commercio siano presenti alimenti contaminati senza alcun avviso per i consumatori. Il Ministero della Salute consiglia, per gli incarti in giacenza già acquistati, di introdurre un apposito avviso nell’area dedicata al termine minimo di conservazione, aggiungendo un’etichetta con la dicitura: “Può contenere tracce di senape”.
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