Continua, anzi si aggrava, il fenomeno della mancanza di disponibilità in Italia di materie prime destinate all’alimentazione animale e all’industria di trasformazione. Lo scenario è molto preoccupante anche a causa della carenza di fertilizzanti che, in seguito al conflitto tra Russia e Ucraina e al conseguente aumento del gas, sono stati interessati dalla chiusura di diversi stabilimenti produttivi in Europa e dall’aumento vertiginoso dei prezzi. Di recente Compag ha raccolto le considerazioni dei propri associati in merito alla campagna cerealicola in corso e notato uno sviluppo interessante: qualche speranza può essere riposta nell’orzo, cereale con un ciclo più breve rispetto ad altri e che si presta a essere coltivato anche in regioni fredde o aride; inoltre, le tecniche colturali e antiparassitarie sono molto simili a quelle adottate per il frumento. In base alle prime valutazioni degli operatori del settore, la produzione italiana 2022 di orzo sta registrando buoni risultati, addirittura superiori alle aspettative soprattutto a livello qualitativo.
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