Fin dalla sua fondazione, A.S.B. Automation Software è stata protagonista di importanti innovazioni per il settore molitorio. Grazie alla profonda conoscenza e specializzazione nel comparto dell’impiantistica elettrotecnica e dell’automazione industriale e di processo, si è distinta, ad esempio, per aver lanciato sul mercato sistemi all’avanguardia come TrackingUp®, YieldUp®, MaintUp®. «Questi software sono dei veri “gioielli”: hanno fatto la storia della tracciabilità del controllo della resa e della manutenzione in oltre 300 impianti per la trasformazione dei cereali in Italia e nel mondo», afferma il direttore tecnico del reparto software di A.S.B., Claudio Abolafio. L’azienda è partner strategico del settore della lavorazione e trasformazione dei cereali anche per la sua capacità di anticipare le esigenze dei clienti e offrire le giuste soluzioni. «Alla Giornata Tecnica ANTIM che si è tenuta in Umbria qualche anno fa – chiarisce Abolafio – avevamo già ipotizzato l’applicazione dell’inverter nei ventilatori pneumatici per ottenere, oltre a un considerevole risparmio energetico, una migliore gestione del trasporto pneumatico, a seconda delle situazioni di lavoro del reparto macinazione, e presentammo il progetto A.S.B. Fan Energy Saver». Ebbene, ancora oggi, visitando molini di recente costruzione o quelli che hanno investito in nuove tecnologie, è possibile notare «che tutti hanno installato il convertitore di frequenza sui ventilatori pneumatici. E non solo – continua Abolafio – hanno anche esteso tale tecnologia ai ventilatori di aspirazione delle puliture e del molino». Un traguardo importante: «È stato un piacere condividere la nostra idea con ANTIM. E anche se al tempo molti erano scettici in merito, siamo felici che tutti o quasi abbiano poi adottato tale soluzione, anche se, a volte, senza coinvolgerci». Oggi A.S.B. continua a “guardare oltre”, al futuro, e – stimolata dal suo direttore commerciale, Alessandro Spoletini, che ha un contatto più diretto con i clienti e ne ascolta le esigenze – ha deciso di realizzare un nuovo progetto. Ce ne parlano, nell’intervista che segue, oltre al direttore tecnico e al direttore commerciale, anche il responsabile Ricerca & Sviluppo di A.S.B., Cesare Stefani.
Signor Abolafio, avete già progettato quelli che sul mercato sono considerati tra i migliori software di gestione della tracciabilità del controllo e della resa. Ora A.S.B. fa un ulteriore passo avanti nell’innovazione: per quale ragione?
L’automazione, il controllo di processo, no ormai un dato di fatto. Oggi, quindi, l’esigenza è di prevedere la produzione. Così è nato StormUp®.
Di cosa si tratta?
Utilizzando i big data che gli impianti generano in ogni istante e sviluppando appropriati algoritmi di A.I. (Intelligenza Artificiale), riusciamo a fornire uno strumento di previsione della produzione in funzione di più parametri, compresi quelli ambientali. StormUp® significa “Tempesta in atto”, proprio perché il volume di dati arriva dagli stabilimenti di produzione come una vera e propria bufera. Ma dando un ordine al fortunale e gestendo la perturbazione con adeguati algoritmi, si ottiene un vero tesoro di informazioni.
Signor Stefani, ci può illustrare nel dettaglio il progetto StormUp®?
Lo schema qui a fianco definisce più di mille parole cos’è e come funziona StormUp®. Si tratta di un collettore fra uno o più impianti produttivi che raccoglie tutte le informazioni per renderle poi accessibili a chiunque – in ogni parte del globo – sia dotato di apposito login e di un device (computer, tablet, smartphone). Questo consente di conoscere, in ogni momento, le varie situazioni e di analizzare le statistiche di produzione coniugando all’efficienza energetica quella produttiva.
Presumo che l’avvento delle nuove tecnologie, in particolare il Cloud, abbiano permesso di innovare e rivoluzionare il concetto di controllo della produzione…
Sicuramente. La piattaforma scalabile e multi-plant StormUp® è, in tal senso, una vera rivoluzione. L’obiettivo è chiaro: rendere fruibili sempre e da ogni parte del mondo i dati salienti degli stabilimenti. La forma rappresentativa dei dati raccolti ed elaborati è comprensibile a prima vista e interpretabile in modo semplice, indipendentemente dal ruolo ricoperto in azienda.
A chi è dedicato questo servizio?
È stato pensato sia per gli imprenditori dell’industria molitoria, che spesso non hanno molto tempo, sia per i tecnici mugnai, capaci invece di analizzare in modo più approfondito quanto riportato dai dati attraverso StormUp®. Ogni visualizzazione o dato rappresentato è facilmente esportabile in vari formati, per permettere successive analisi o per facilitare l’integrazione con altri sistemi 4.0.
Quali difficoltà avete incontrato durante la fase di realizzazione del sistema?
Abbiamo fatto in modo che StormUp® non sia dipendente dal sistema operativo dei pc presenti in stabilimento, né dal browser utilizzato per l’interrogazione dei dati. L’utilizzo della tecnica responsive di HTML5, permette poi la portabilità in qualsiasi strumento: uno smartphone di ultima generazione, un tablet o un pc. La particolare tecnica di allineamento dati permette di avere un sistema Always ON (sempre online) che consente la visione e l’analisi del dato in qualsiasi istante e in qualsiasi luogo, attraverso un ambiente sempre uguale. La sicurezza del dato è più che garantita perché i nostri supporter tecnologici permettono una redistribuzione dei dati geolocalizzata, senza venir meno alla sua sicurezza, fattore essenziale e indispensabile per un progetto come StormUp®.
Su quale tecnologia si basa questa applicazione?
Il core è Microsoft .NET MVC, una tecnologia in forte sviluppo e costantemente aggiornata da Microsoft: integrata con tecnologie di analisi del dato e Predictive Analytics, fa si che StormUp® non sia solo un portale per l’analisi del rilevamento, ma possa offrire anche previsioni sui consumi e/o sulla produttività di un impianto.
È molto di più di un collettore di informazioni perché riesce anche ad elaborarle, giusto?
Proprio così. Essendo un avanzatissimo elaboratore di dati, abbiamo messo a disposizione dei clienti la possibilità di consultare anche quelli archiviati nei gloriosi YieldUp®, MaintUp®, TrackingUp®, che non perdono il loro ruolo ma, in sinergia con StormUp®, vengono dotati del “turbo”; infatti, nella nuova piattaforma sono stati aggiunti nuovi “cruscotti di analisi” totalmente configurabili dall’utente finale, a seconda del ruolo che ricopre in azienda. La piattaforma, ad esempio, è utile anche ai responsabili della supply chain che, con una visualizzazione rapida, possono analizzare immediatamente lo stato e lo storico dello stock di materia prima, confrontandolo con la produzione e interpolando i dati con i previsionali di vendita. E visto che la materia prima del molino è una commodity, è facile comprendere quale strumento potente sia nelle mani di chi gestisce milioni di euro di acquisti. Con StormUp® abbiamo dato una risposta anche alle esigenze di importanti gruppi industriali italiani ed esteri che, avendo centralizzato il reparto di manutenzione per servire più stabilimenti, avevano la necessità di controllare costantemente, dalla sala operativa, tutti i dati delle manutenzioni.
Signor Spoletini, è stato lei a “intercettatare” le richieste dei clienti che hanno portato alla creazione di StormUp®. Soddisfatto?
Assolutamente. E ricordo benissimo come “tutto ha avuto inizio”. Il titolare di un importante impianto molitorio, dopo una giornata di estenuanti trattative mi invitò a prendere un aperitivo. Era molto tardi, ma accettai perché ero curioso di capire il vero motivo di questo invito. E poi lui ha qualche anno più di me, è un imprenditore di successo e si può sempre imparare qualcosa da chi ha grande esperienza manageriale. Mi disse: «Alessandro, mi sono stancato di dover chiedere ai miei collaboratori come vanno le cose nella mia azienda: non è che hai qualche soluzione che mi aiuti a comprendere subito e da solo la situazione dell’impianto, senza dovermi collegare con applicativi da remoto alle stazioni di supervisione?». La discussione andava avanti e si era messo a piovere forte. E fu proprio lui a dirmi: «Vedi, la tempesta di dati deve essere facilmente interpretabile anche da me, che non sono più tanto giovane, in modo immediato, anche quando sono lontano dal mio molino, magari all’estero». In seguito mi accorsi che anche altri clienti avevano la stessa esigenza. Sono stati loro a farmi capire cosa dovevamo progettare. Dopo un anno da quell’aperitivo, lo incontrai di nuovo. Gli diedi in mano un tablet e lui mi disse: «Grazie, proprio quello di cui avevo bisogno». Ed io: «Mi lasci il tempo di presentarlo in anteprima e poi sarà suo». Il merito di StormUp va anche ai miei soci, Claudio Abolafio e Massimo Bazzolo, al responsabile Ricerca & Sviluppo, Cesare Stefani, e a tutto lo staff di A.S.B. Li ringrazio, ma li avverto: la voglia di innovare non ci è passata. Questo vuol dire sacrificio e duro lavoro, ma anche tanta soddisfazione. Ci vediamo presto con la prossima innovazione che, in realtà, è già in fase di studio.
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