L’Africa è dipendente da Russia e Ucraina per le importazioni di cereali a livelli ancora maggiori rispetto alla media dei Paesi a basso reddito. La Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo rileva che, tra il 2018 e il 2020, l’Africa ha importato grano dalla Russia per 3,7 miliardi di dollari e dall’Ucraina per 1,4 miliardi di dollari. Fra il 2007 e il 2019 le importazioni di grano sono aumentate del 67%, una tendenza destinata a crescere in futuro. Su 76,5 milioni di tonnellate di grano, che dovrebbero rappresentare il fabbisogno dei Paesi africani fino al 2025, oltre 48 milioni di tonnellate arriveranno da mercati esteri, riversandosi su importatori sparsi tra Nord Africa (Algeria, Egitto, Libia, Marocco e Tunisia), Africa occidentale (Nigeria), Africa orientale (Etiopia e Sudan) e Africa australe (Sudafrica). Considerati tali numeri, è facile comprendere lo shock di questi Paesi per la perdita di due mercati che costituiscono oltre il 40 % degli approvvigionamenti.
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