L’Onorevole Francesco Lollobrigida è, dal 22 ottobre 2022, Ministro dell’agricoltura, sovranità alimentare e foreste nel governo Meloni. Da sempre strenuo difensore della sovranità alimentare italiana e dei prodotti italiani, ha illustrato a Molini d’Italia la strategia del suo mandato. Tra i temi toccati, oltre a quello della Pac, della transizione digitale e del cambiamento climatico, è emersa la volontà di migliorare i problemi strutturali che caratterizzano il settore cerealicolo. Questo comparto è stato infatti travolto da una congiuntura di mercato estremamente complessa. In quello del frumento, poi, molte istanze dal basso provengono dalla filiera del grano duro che ha visto, negli ultimi mesi, i prezzi in discesa libera con forti ripercussioni sul tessuto produttivo. Nei disegni del Ministro, per il settore cerealicolo c’è l’ammodernamento dei centri di stoccaggio; il recupero dei territori; il rafforzamento delle sinergie; investimenti sui bacini irrigui a contrasto della siccità e la convocazione di un tavolo ministeriale per la filiera del frumento.
Il Suo Dicastero abbraccia, per la prima volta, anche il concetto di sovranità alimentare. Guardando all’attuale situazione relativa al costo delle materie prime, quali strategie italiane intende sviluppare per avvalorare la sovranità alimentare e sostenere il settore agricolo, in particolar modo cerealicolo? Qual è la strada italiana verso le New Breeding Technique?
«Il settore cerealicolo, strategicamente fondamentale in quanto fornitore di materia prima sia per la filiera del cibo sia per quella dei mangimi, presenta problemi strutturali che vogliamo migliorare con la nostra strategia, ma anche rigidità non modificabili come l’orografia e la disponibilità di terreni coltivabili. Nell’ambito delle azioni previste a livello nazionale e degli interventi unionali, stiamo portando azioni volte a efficientare i processi in una cornice integrata di rete, elevando il livello qualitativo e quantitativo delle derrate destinate alle due filiere. Siamo consapevoli dell’importanza che queste due macro-filiere rappresentano nella realizzazione del made in Italy e per l’economia Nazionale e ancor più per i territori interessati. Attivando le necessarie sinergie amministrative e tecniche sarà possibile recuperare numerosi terreni, e non solo quelli “marginali”, da utilizzare per le diverse colture che potranno migliorare il nostro grado di approvvigionamento ».
Contenuto visibile solo agli utenti abbonati
Abbonati per visionare la rivista[/members_not_logged_in]
Giornalista esperta del settore agroalimentare
© Copyright 2022 AVENUE MEDIA S.R.L. Tutti i diritti sono riservati. Privacy Policy Editoria