La strategia europea “From Farm to Fork” prevede che, entro il 2030, i campi a coltivazione biologica arrivino al 25% della superficie agricola del Vecchio Continente. Un obiettivo importante e ambizioso visto che, a oggi, il bio copre solo l’8% dei terreni agricoli europei (in Italia il dato sale al 15,8%). Tuttavia, per moltiplicare questa tipologia di coltivazione, come chiede il Green Deal, occorre partire da semi che siano adatti a produrre piante con radici ramificate e profonde in grado di ricercare il nutrimento, così da ridurre l’impiego di fertilizzanti chimici. Sono le cosiddette varietà “locali”, ovvero quelle legate alle caratteristiche delle aree di produzione, oppure selezionate in modo specifico per resistere ai cambiamenti climatici e competere con le erbe infestanti.
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