I dati congiunturali del settore oscillano sull’arco dei primi 3-6 mesi dell’anno, secondo i diversi aggiornamenti operati dall’Istat. Essi consentono un primo bilancio a grandi linee della congiuntura 2025 dell’industria alimentare nazionale e, al suo interno, del comparto molitorio. La tabella antologica allegata reca la sintesi dettagliata delle informazioni al riguardo. La seconda tabella è dedicata alla dinamica dei prezzi.
L’andamento della produzione dell’industria alimentare
Il passo tendenziale della produzione dell’industria alimentare (+1,9%) sui primi quattro mesi si confronta col calo della produzione molitoria (-1,6%), la quale fronteggia una fase riflessiva sella produzione pastaia, compensata in parte dai comparti della panificazione, pasticceria e biscotteria. D’altra parte, il molitorio non può fare sempre da apripista.
Non va dimenticato che l’anno scorso la produzione del comparto aveva nettamente brillato, con un +5,2%, a fronte del +1,8% della produzione alimentare complessiva. Sul fronte export i dati del 1° trimestre ci dicono che l’industria alimentare ha registrato un tendenziale del +6,2%, mentre il molitorio si è posto poco sotto, con un +5,1%, Entrambi sono apparsi in leggera flessione rispetto al 2024, quando l’export della trasformazione alimentare aveva segnato un +8,6% e quello del molitorio un +7,9%. Una cosa comunque, in linea generale, accomuna il 2024 e il 2025: il fatto che le dinamiche di produzione ed export del grande aggregato dell’industria alimentare appaiono nettamente migliori di quelle del totale industria.
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Responsabile Ufficio Studi, Mercato e Ufficio Stampa di Federalimentare
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