Il frumento duro rimane una voce economica importante sul mercato agricolo italiano essendo fondamentale nella produzione di semola per l’industria agroalimentare e nello specifico per la pastificazione. Sebbene la produzione di paste alimentari industriali di frumento duro sia aumentata negli ultimi dieci anni (2014/23), la produzione ha subito discrete fluttuazioni in base alla vocazione delle superfici destinate a tale coltura e alle condizioni climatiche.
In particolare, nel 2023 la produzione è rimasta pressoché stabile (c.a. 3,7 milioni di tonnellate) rispetto al 2022, annata in cui le rese sono calate a causa delle condizioni climatiche estreme; deficit idrico e temperature elevate in prossimità delle fasi di spigatura e raccolta che hanno influenzato la quantità e qualità dei raccolti.
Al fine di contrastare tali sfide climatiche, il contributo della ricerca è sempre più importante in agricoltura, al fine di sviluppare e introdurre sul mercato nuove varietà di frumento duro con spiccata resilienza e buona capacità di stabilità produttiva.
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