Sul sito del Ministero della Salute è stata pubblicata la relazione annuale 2021 sull’utilizzo del Sistema di allarme rapido per alimenti e mangimi (RASFF). In ambito europeo, il RASFF – istituito ufficialmente dall’art. 50 del Reg. (CE) n. 178/2002 – è un sistema di allerta, sotto forma di rete, attivo h24 che consente di notificare, in tempo reale, i rischi diretti e indiretti per la salute pubblica o per l’ambiente connessi ad alimenti, mangimi e materiali a contatto con gli alimenti e, quindi, di adottare tempestivamente le opportune misure di salvaguardia. Le informazioni vengono comunicate e condivise tra i membri della rete attraverso la piattaforma online i-RASFF, alla quale accedono tutti i punti di contatto che possono sia attivare sia leggere le notifiche caricate nel sistema da altri Paesi. La piattaforma è stata aggiornata a seguito dell’istituzione, con il Reg. (Ue) 2017/625, del sistema IMSOC per il trattamento delle informazioni per i controlli ufficiali (normato dal Regolamento di esecuzione Ue 1715/2019). Nelle pagine da 8 a 11 della relazione annuale 2021 sono descritte le diverse tipologie di notifiche, distinte a seconda della gravità del pericolo e della presenza o meno del prodotto coinvolto sul mercato di uno o più Paesi membri della rete. Nell’anno 2021 sono pervenute 4.588 notifiche; di queste, 4.084 hanno riguardato l’alimentazione umana, 234 l’alimentazione animale e 270 la migrazione da materiali e oggetti destinati a venire a contatto con gli alimenti (MOCA). Tra le notifiche, 1.456 si riferiscono ai respingimenti ai confini (“border reiection notification”), poi le notifiche di allerta (“alert notification”), pari a 1.145, quindi quelle di “allarme” vero e proprio”, che indicano un serio rischio per la salute, per il quale è stata necessaria un’azione rapida. Le restanti notifiche riguardano le “information notification”, di cui 1.004 sono state classificate come “information for attention” e 673 come “information for follow up”. Il RASFF può essere attivato anche a seguito di non conformità rilevate dall’operatore del settore alimentare nell’ambito delle attività di autocontrollo. Nel 2021 tali notifiche sono state 1.151. In generale, per gli alimenti di origine nazionale il maggior numero di irregolarità è dovuto a contaminazioni microbiologiche (63), residui di pesticidi (37), allergeni non dichiarati in etichetta (11), metalli (11). Nella sezione “Problematiche sanitarie riscontrate per categorie di alimenti” segnaliamo la categoria 8.9 – “Cereali e derivati”, per la quale sono state trasmesse 244 notifiche riguardanti le contaminazioni elencate nella tabella 18 a pagina 46. In conclusione, il sistema di allerta comunitario appare particolarmente efficace e funziona al punto che, attraverso il RASFF, nel 2021 l’Italia ha trasmesso un totale di 387 notifiche, risultando il quarto Paese membro per numero di segnalazioni inviate. I pericoli sanitari maggiormente riscontrati nelle notifiche attivate dall’Italia riguardano principalmente microorganismi patogeni, metalli pesanti e micotossine. Il Ministero della Salute ha tenuto costantemente informati i consumatori attraverso il suo portale. Nel corso del 2021, nella pagina “Richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori alimentari (OSA)” presente nel sito del Ministero, sono stati pubblicati 479 richiami.
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