Secondo una valutazione d’impatto di Coceral, l’Unione europea, con la sua nuova strategia “Farm to Fork”, potrebbe registrare una riduzione della produzione di cereali e, quindi, diventare un importatore netto. Come è noto, tale strategia mira a contenere l’impatto ambientale dell’agricoltura, fonte di pressione più frequentemente segnalata sugli habitat e sulle specie animali europee, responsabile del 10% delle emissioni di gas serra dell’Ue. Durante la presentazione online di Coceral del 23 giugno relativa alla nuova politica, che propone di espandere la produzione biologica al 25% dei terreni agricoli dall’attuale 8% e di ridurre l’uso di pesticidi, le parti interessate hanno voluto sottolineare anche altri aspetti. Nella sua valutazione, Coceral ha affermato che gli obiettivi ambientali dell’Ue potrebbero ridurre la produzione di grano dagli attuali 128 milioni di tonnellate previsti a 109 milioni di tonnellate entro il 2030. L’Associazione ritiene poi che gli obiettivi in materia ambientale potrebbero far aumentare anche la dipendenza dell’Ue dalle importazioni di semi oleosi a causa della riduzione della coltivazione di colza.
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