Per la nostra industria alimentare la seconda metà dell’anno in corso sta delineando profili di brillantezza con pochi precedenti nella sua storia recente. La spinta espansiva del settore si lega tutta all’eccezionale accelerazione dell’export, mentre altri parametri congiunturali confermano situazioni e trend già noti.
IL MOLITORIO MOSTRA UNA PRODUZIONE IN PERDURANTE CEDIMENTO
Le esportazioni del settore stanno infatti mostrando tassi espansivi importanti, a due cifre, trainati, a fianco dell’ottima tenuta del mercato Ue, dalle vistose performance di sbocchi come Usa, Cina, Corea del Sud e Russia.
La produzione alimentare potrebbe così chiudere l’anno attorno al +6,5%, mentre il fatturato, spinto anche dai prezzi alla produzione, potrebbe arrivare a quota 154 miliardi di euro, con un incremento del +8,0%. Le esportazioni di settore, a loro volta, potrebbero registrare, a consuntivo 2021, un passo superiore al 10% e raggiungere la quota di 40 miliardi di euro che, sommata a quella dell’export primario, mostratosi in parallelo molto performante, potrebbe portare l’export agroalimentare complessivo sulla soglia dei 50 miliardi di euro. In tal modo, verrebbe finalmente raggiunto l’obiettivo individuato anni fa e finora disatteso per l’irruzione del Covid
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Responsabile Ufficio Studi, Mercato e Ufficio Stampa di Federalimentare
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