Un nuovo elemento ha contraddistinto l’edizione 2023 di “Grano, farina e…”: l’ubicazione. L’annuale evento a cura di Ocrim si è, infatti, tenuto in Romagna, precisamente a Rimini, a Santarcangelo di Romagna e a Poggio Torriana. Va detto però che la distanza dalla sede centrale di Cremona non ha impedito all’Azienda di ricordare la propria vocazione imprenditoriale e sociale, anche a tutela del territorio in cui opera. Anzi, proprio a Rimini, nella suggestiva cornice del cinema Fulgor – luogo dell’eredità culturale felliniana – essa ha trovato ulteriore linfa. Nella presentazione della prima delle due giornate tecniche, infatti, il Ceo di Ocrim, ingegner Alberto Antolini, ha ricordato che, tra gli elementi oggetto di acquisizione dell’azienda nel 2008, erano presenti un pioppeto nelle campagne cremonesi (da qui la linfa) e un convitto in città. La decisione di non vendere tali proprietà fu lungimirante e all’interno di un percorso di integrazione e prospettiva: il pioppeto oggi rappresenta il contributo di Ocrim al contrasto di emissioni di CO2, mentre il convitto, per anni utilizzato come alloggio per gli studenti dell’azienda, è stato messo a disposizione della prefettura di Cremona e ospita attualmente una quarantina di migranti. Il progetto futuro è quello di dedicare l’immobile alla formazione umana e professionale. E così, la convinzione di un progetto che nasce dalla certezza del valore della terra è divenuto la base di una collaborazione tra Ocrim e BF Spa, come sottolineato dall’amministratore delegato di quest’ultima, Federico Vecchioni. Del resto, se il cibo deriva dalla terra, è chiaro che senza questa non si possa fare cibo. Per tale motivo, BF arriverà alla conduzione della terra, portando strutture e formazioni in una logica di collaborazione con Ocrim, all’interno di un percorso più ampio volto al benessere e alla sostenibilità sociale.
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